Soap opera
Qualche
giorno fa è stato ufficialmente annunciato il rinvio
del lancio delle prime macchine ad alta definizione in
standard HD-DVD sul mercato giapponese, a causa del ritardo
nel rilascio delle licenze per l’AACS (“Advanced Access
Content System”), il nuovo sistema di protezione dei contenuti
digitali sviluppato contemporaneamente da aziende del
mondo dell’elettronica di consumo (Sony, Toshiba), dell’informatica
(IBM, Intel, Microsoft) e del cinema (Walt Disney, Warner).
Non so voi, ma io personalmente ne ho le tasche piene
di questa infinita “soap opera” in cui i due interpreti
principali, vale a dire i supporti ad alta definizione
HD-DVD e Blu-ray, si contendono la successione all’attuale
formato DVD a colpi di acquisizioni di aziende “supporter”
(talvolta “sottratte” all’altro versante), di comunicati
stampa dove si esaltano le proprie virtù, di presentazioni
di prototipi più o meno funzionanti nelle mostre
di tutto il mondo.
Inoltre, sono ormai anni che alcune riviste specializzate
(non solo italiane, ovviamente) si lanciano in previsioni
di lanci imminenti dell’uno o dell’altro formato, non
rendendosi conto che in questo modo rischiano di generare
confusione ed ansia in un pubblico già assai confuso
ed ansioso per suo conto a causa dell’evoluzione non proprio
lineare ed ordinata dei prodotti home theater (mi riferisco
ad esempio alla corsa all’ultimo standard multicanale
o all’aumento immotivato del numero dei canali) e dei
solenni “bidoni” presi da ogni appassionato nel corso
della propria vita: sto pensando agli sfortunati acquirenti
dei videoregistratori in standard “Beta” e “Video2000”,
ma anche a coloro che hanno speso cifre importanti per
comprare i primi lettori DVD per poi vedere uscire qualche
tempo dopo lo standard DVD-Audio, che ovviamente non era
“retro-compatibile” con i propri player “DVD-Video only”.
Senza parlare dell’effetto assai deleterio che il disorientamento
dei consumatori ha sull’intero mercato dell’elettronica
di consumo, con tutto quel che di negativo ne consegue
in termini di fatturati, di posti di lavoro e via dicendo:
non mi piace fare la parte di quelli che dicono “noi l’avevamo
detto”, tuttavia non posso non far notare che tutte le
volte che ci siamo occupati dell’argomento “cosa verrà
dopo il DVD” avevamo ipotizzato tempi lunghissimi per
il lancio, in particolare per ciò che riguarda
il nostro continente. Come volevasi dimostrare, ancora
adesso siamo pressappoco allo stesso punto in cui eravamo
l’anno scorso: non sappiamo quando verranno lanciati i
nuovi formati in Italia, anche se è certo che tale
lancio è tutt’altro che prossimo.
Nel frattempo, l’aspetto che più interessava a
noi utenti, vale dire l’unificazione dei due formati contendenti
in un unico standard audio/video ad alta definizione,
è stato definitivamente accantonato, e quindi (a
meno di colpi di scena dell’ultimo minuto) troveremo sugli
scaffali delle videoteche film in due formati diversi
(la storia si ripete!).
Per ciò che concerne invece le macchine, alcune
aziende (molto previdentemente) hanno già sviluppato
lettori multistandard in grado di leggere (speriamo al
meglio) entrambi i formati ad alta definizione: con molta
probabilità, quindi, fin dall’inizio del lancio
dei nuovi formati saranno disponibili lettori compatibili
sia con l’HD-DVD che con il Blu-ray.
A meno che la soap opera ci riservi altri colpi a sorpresa...
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