EDITORIALE di Roberto Lucchesi

Soap opera

Qualche giorno fa è stato ufficialmente annunciato il rinvio del lancio delle prime macchine ad alta definizione in standard HD-DVD sul mercato giapponese, a causa del ritardo nel rilascio delle licenze per l’AACS (“Advanced Access Content System”), il nuovo sistema di protezione dei contenuti digitali sviluppato contemporaneamente da aziende del mondo dell’elettronica di consumo (Sony, Toshiba), dell’informatica (IBM, Intel, Microsoft) e del cinema (Walt Disney, Warner).
Non so voi, ma io personalmente ne ho le tasche piene di questa infinita “soap opera” in cui i due interpreti principali, vale a dire i supporti ad alta definizione HD-DVD e Blu-ray, si contendono la successione all’attuale formato DVD a colpi di acquisizioni di aziende “supporter” (talvolta “sottratte” all’altro versante), di comunicati stampa dove si esaltano le proprie virtù, di presentazioni di prototipi più o meno funzionanti nelle mostre di tutto il mondo.
Inoltre, sono ormai anni che alcune riviste specializzate (non solo italiane, ovviamente) si lanciano in previsioni di lanci imminenti dell’uno o dell’altro formato, non rendendosi conto che in questo modo rischiano di generare confusione ed ansia in un pubblico già assai confuso ed ansioso per suo conto a causa dell’evoluzione non proprio lineare ed ordinata dei prodotti home theater (mi riferisco ad esempio alla corsa all’ultimo standard multicanale o all’aumento immotivato del numero dei canali) e dei solenni “bidoni” presi da ogni appassionato nel corso della propria vita: sto pensando agli sfortunati acquirenti dei videoregistratori in standard “Beta” e “Video2000”, ma anche a coloro che hanno speso cifre importanti per comprare i primi lettori DVD per poi vedere uscire qualche tempo dopo lo standard DVD-Audio, che ovviamente non era “retro-compatibile” con i propri player “DVD-Video only”.
Senza parlare dell’effetto assai deleterio che il disorientamento dei consumatori ha sull’intero mercato dell’elettronica di consumo, con tutto quel che di negativo ne consegue in termini di fatturati, di posti di lavoro e via dicendo: non mi piace fare la parte di quelli che dicono “noi l’avevamo detto”, tuttavia non posso non far notare che tutte le volte che ci siamo occupati dell’argomento “cosa verrà dopo il DVD” avevamo ipotizzato tempi lunghissimi per il lancio, in particolare per ciò che riguarda il nostro continente. Come volevasi dimostrare, ancora adesso siamo pressappoco allo stesso punto in cui eravamo l’anno scorso: non sappiamo quando verranno lanciati i nuovi formati in Italia, anche se è certo che tale lancio è tutt’altro che prossimo.
Nel frattempo, l’aspetto che più interessava a noi utenti, vale dire l’unificazione dei due formati contendenti in un unico standard audio/video ad alta definizione, è stato definitivamente accantonato, e quindi (a meno di colpi di scena dell’ultimo minuto) troveremo sugli scaffali delle videoteche film in due formati diversi (la storia si ripete!).
Per ciò che concerne invece le macchine, alcune aziende (molto previdentemente) hanno già sviluppato lettori multistandard in grado di leggere (speriamo al meglio) entrambi i formati ad alta definizione: con molta probabilità, quindi, fin dall’inizio del lancio dei nuovi formati saranno disponibili lettori compatibili sia con l’HD-DVD che con il Blu-ray.
A meno che la soap opera ci riservi altri colpi a sorpresa...


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